Piastra triferro per capelli: cos’è e come si usa

piastra triferro per capelli

L’ultima novità nel campo degli attrezzi per la cura dei capelli è certamente la piastra triferro, una piastra differente da quelle tradizionali che si avvicina di più ad un mix con un arricciacapelli. Grazie alla piastra triferro è possibile realizzare delle onde morbide che siano però più regolari e naturali. Andiamo a scoprire nel dettaglio cos’è e come si usa la piastra triferro.

Piastra triferro: che cos’è?

La piastra triferro è una delle ultimissime novità nel campo dell’hairstyling, utilizzata da numerose donne dello spettacolo per creare interessanti acconciature. In poche parole si tratta di un prodotto ibrido tra una tradizionale piastra per capelli ed un ferro arricciacapelli. 

Questo strumento è composto da tre elementi di forma cilindrica che vengono governati da un unico manico ed ha un funzionamento molto simile a quello della piastra tradizionale, soltanto che, invece di lisciare semplicemente i capelli, crea anche delle morbide onde naturali.

Il principio di funzionamento è molto simile alle piastre frisè, finite ormai fuori moda. La differenza principale è che con la piastra triferro è possibile creare un effetto mosso del tutto spontaneo al contrario delle capigliature anni ’80 che venivano fuori dalla piastra frisè.

Inoltre, uno dei punti forti della piastra triferro è che è possibile utilizzarla a proprio piacimento, creando delle onde più o meno ampie in base ai propri gusti o all’umore del giorno.

Piastra triferro: come si usa?

L’utilizzo della piastra triferro è molto semplice ed il principio alla base è lo stesso delle classiche piastre liscianti. Dopo aver provveduto a dividere i capelli in ciocche non troppo grandi, bisognerà inserirle tra le parti che compongono la piastra. 

Dopo aver chiuso lo strumento, sfruttando l’elevata temperatura degli elementi, i capelli assumeranno la forma che si desidera. Il medesimo procedimento deve essere applicato su tutta la chioma per garantire un effetto naturale ed omogeneo. 

Per raggiungere l’effetto desiderato potrebbe essere necessaria una certa pazienza e una dimestichezza con lo strumento che si raggiunge facilmente dopo i primi utilizzi. Una volta terminato il lavoro, se i capelli dovessero risultare troppo ondulati o poco naturali, è possibile aprire le ciocche con un pettine per regolarizzare l’acconciatura.

Naturalmente per ottenere un effetto volume soddisfacente è consigliabile lavare i capelli prima dell’utilizzo della piastra, scegliendo uno shampoo capace di dare volume. Un altro trucco è applicare sui capelli una mousse modellante e poi asciugarli con il phon a testa in giù, togliendo il beccuccio ed impostando una temperatura non troppo alta. 

Per creare onde perfette bisogna che le ciocche siano disposte in diagonale con una lunghezza non superiore ai 5 cm. Bisognerà inoltre ruotare di 180° lavorando prima in un verso e poi nell’altro in modo che i capelli non scivolino sulla piastra. Per finire, una volta ottenuto il risultato desiderato, è consigliabile fissare il tutto utilizzando della lacca, senza esagerare con la quantità, in modo che l’acconciatura vi accompagni dal mattino fino all’ora di andare a letto.

Piastra triferro: i diversi modelli

Negli ultimi tempi la piastra triferro sta avendo un enorme successo poiché consente di cambiare il proprio look con estrema semplicità e di avere un’acconciatura alla moda. Alcune delle piastre triferro in circolazione utilizzano un sistema di rilascio ioni durante l’applicazione che conferisce al capello una certa lucentezza e che mantiene il capello in salute anche utilizzando la piastra in modo intensivo.Esistono poi modelli con infuso di olio d’argan che trasforma le onde rendendole morbide al tatto e dall’aspetto più setoso. In commercio è possibile trovare modelli differenti di piastra triferro ma quasi tutte riescono a garantire risultati professionali ad un costo relativamente contenuto.